Il
giorno 6 novembre 2012, si è tenuta una nuova audizione dell'indagine
conoscitiva sul Vidatox C-30 in Commissione Igiene e sanità del Senato
della Repubblica.
La seduta è breve e la registrazione è di scarsa qualità. Vi hanno partecipato alcuni senatori e Riccardo Celesia, del Gruppo Farmacie Celesia. Il dr. Celesia, facendosi portavoce delle migliaia di farmacie italiane, illustra la situazione in cui vengono a trovarsi i farmacisti. Capita spesso che i malati o i propri familiari pongano domande sul rimedio cubano, i modi possibili per procurarlo e se la farmacia possa aiutarli in questo. Dice anche che dal punto di vista scientifico non vi è nulla e che dovrebbero sconsigliarne l'uso, ma in molti casi chi ne fa uso dichiara di avere benefici sulla qualità della vita e quindi la cosa non può essere trascurata. Addirittura raccomanda ai farmacisti italiani di indirizzare i pazienti presso l'ambulatorio di Tirana (Pharma-Matrix) per le dosi personali, visto le speculazioni in atto sul prodotto e la possibilità di cadere in mano a qualche malintenzionato. Questo, nonostante sia consapevole che un prodotto alla diluizione 30CH non abbia evidenze terapeutiche e anche sulla soluzione originale (escozul), non sia in possesso di nessuna documentazione. Il dr. Celesia fa espressa richiesta alla Commissione sulla documentazione raccolta finora in merito all'indagine conoscitiva e chiede consigli che consentano alla categoria dei Farmacisti come meglio orientare i pazienti. Il senatore Luigi D'ambrosio Lettieri si dichiara disponibile a fornire la documentazione raccolta in Senato. Domenico Gramazio, vicepresidente della Commissione, ricorda che l'Istituto Superiore di Sanità ha già fatto un'indagine sul prodotto e che ha avuto esito negativo, ricorda anche le indagini sull'ambulatorio di San Marino e i successivi sequestri di vari flaconi del prodotto avvenuti a Bari. In conclusione, dice, questo prodotto non fa né bene né male: non esiste. Chiude con l'ultimo intervento il dr. Celesia, il quale rimarca che la soluzione omeopatica non possiede proprietà terapeutica, anche se, molti pazienti dichiarano di aver avuto benefici. Il prodotto originale escozul, secondo lui, potrebbe essere da valutare.
Il dr. Celesia esprime le sue perplessità, ma ascoltando queste audizioni sono sempre più perplessa anche io. Mi risulta, inoltre, che sia Federfarma la federazione nazionale dei farmacisti a rappresentare le farmacie e mi piacerebbe conoscere il suo punto di vista. Al riguardo ho inviato una e-mail di semplice richiesta di informazioni alla federazione. Confido in una risposta e nel caso inserirò un aggiornamento.
Aggiornamento 19/112012
Il Dott. Belloni,
Segretario ATF Federfarma Brescia, risponde:
Aggiornamento 19/112012
Il Dott. Belloni,
Segretario ATF Federfarma Brescia, risponde:
Gent.ma sig.a Contino,
come ha giustamente osservato le farmacie sono rappresentate da Federfarma;
la quasi totalità delle farmacie private è infatti iscritta ad
Associazioni provinciali, quali ATF-
Federfarma Brescia, che fanno capo alla federazione nazionale Federfarma. Le
farmacie comunali invece hanno altre organizzazioni di riferimento.
Celesia, per quanto ne so, è una s.r.l. operante nell’ambito della
distribuzione intermedia di farmaci e parafarmaci e nella consulenza a farmacie
ed altri operatori sanitari. Il dott. Celesia nell’audizione avrà ritenuto di
esprimersi a nome delle farmacie sue clienti (di cui ignoro la consistenza
numerica), pur in assenza, presumo, di uno specifico mandato in tal senso.
Per quanto riguarda il caso specifico posso dire che nelle farmacie
italiane possono essere dispensati medicinali per i quali è stata rilasciata
una Autorizzazione all’Immissione in Commercio, al termine di iter che ne
accertino efficacia e sicurezza, condotti secondo procedure internazionalmente
riconosciute, situazione in cui non si trova il Vidatox.
La vicinanza ai pazienti e l’attenzione ai
loro bisogni possono, a volte, indurre i farmacisti a sollecitare,
tramite Federfarma, azioni di sensibilizzazione delle Autorità competenti in
merito a patologie per cui non esistono terapie adeguate, ma non mi risulta che
sia stato compiuto alcun intervento in merito al Vidatox (che è già stato
valutato dall’Istituto Superiore di Sanità).
Resto a disposizione per ogni ulteriore informazione potesse interessarle.
Distinti saluti
Marco Belloni
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