30/09/12

Rapporto Vidatox 30CH


In merito all’unico studio presente nella letteratura scientifica sulla tossina del Rhopalurus junceus (http://www.scetticamente.it/images/doc/toxicon.pdf), il Prof. Pellegrino Conte riporta la sua analisi.


Di Pellegrino Conte, Professore di chimica presso l'Università di Palermo

Una delle notizie più controverse degli ultimi tempi è quella che riguarda il Vidatox® 30 CH. Si tratta di un farmaco omeopatico derivato dal veleno di uno scorpione endemico cubano conosciuto come Rhopalurus junceus e prodotto dalla Labiofam (http://www.labiofam.cu/en/productos/vidatox-30ch.html). Si ritiene che questo farmaco sia efficace contro i tumori. A voler essere onesti, sul sito della Labiofam si riporta testualmente:  “It is a potentially non-toxic product that is taken orally. Its use does not exclude or limits other conventional measures of the oncological treatment; its simultaneous use can indeed have a  synergic or potentiator effect on the anti tumoral activity. The application of Vidatox® 30 CH in patients suffering from cancer in different organs and phases has: improved the quality of life, improved symptoms, relived pain, prolonged survival”. In altre parole, la casa farmaceutica non afferma che il Vidatox® 30 CH debba essere usato al posto dei farmaci efficaci contro la lotta ai tumori, ma ne suggerisce l’uso durante l’applicazione dei protocolli tradizionali di lotta ai tumori, basandosi su un presunto effetto positivo di tipo psicologico: i pazienti soffrono meno degli effetti collaterali dell’uso dei farmaci antitumorali o dei sintomi tumorali se sanno che assumono un farmaco che ha presunti effetti placebo.
Da dove nasce, quindi, la controversia relativa all’uso del Vidatox® 30 CH? Nasce dal fatto che l’uso del world wide web da parte di persone poco preparate scientificamente e sempre pronte a seguire correnti pseudo scientifiche (se non addirittura a-scientifiche) di tipo new age, ha considerato il Vidatox® 30 CH come il farmaco per eccellenza nella cura dei tumori. Non si tiene conto che esistono moltissime forme tumorali, tutte differenti tra di loro, non tutte trattabili e comunque non tutte curabili con gli stessi protocolli clinici. Dal momento che “vox populi, vox dei”, in Italia, si è addirittura arrivati a proporre delle audizioni al Senato della Repubblica per valutare la possibilità di applicare il Vidatox® 30 CH come cura alternativa ai protocolli clinici tradizionali di efficacia sperimentalmente riconosciuta (http://www.scetticamente.it/ e http://rosacontino.blogspot.it/).
Tra le altre cose, la perorazione in Senato del Vidatox® 30 CH si è basata su uno studio pubblicato su Toxicon, una rivista di tossicologia e farmacologia con un Impact Factor nel 2011 di 2.508. In questo lavoro è stata semplicemente riportata una caratterizzazione biochimica, molecolare e funzionale del veleno dello scorpione Rhopalurus junceus (García-Gómez et al., 2011, Biochemical and molecular characterization of the venom from the Cuban scorpion Rhopalurus junceus, Toxicon, 58, 18–27). In particolare, si è evidenziato che la tossina dello scorpione altro non è che una miscela complessa di più di 50 differenti componenti di cui la più abbondante è relativa a un peptide di peso molecolare 8099 unità di massa atomica (uma) con effetti mortali sui grilli nel giro di 12 ore. Le altre componenti, presenti in quantità inferiori, non hanno mostrato effetti o, comunque, hanno evidenziato solo una sintomatologia scomparsa dopo poche ore dall’iniezione nei grilli domestici (quantità iniettate di ogni componente pari a 20 ug). Sull’uomo si è riscontrato solo un effetto anestetizzante scomparso dopo poche ore (nel lavoro è descritto che uno degli autori è stato punto dallo scorpione, ma non ha avuto effetti deleteri). Lo stesso studio ha mostrato che a livello metabolico, la tossina del Rhopalurus junceus ha effetti sui canali del sodio (I), sulle correnti di potassio (I), mostrando, inoltre, anche attività antimicrobica e fosfolipasica. Tutti questi effetti sono così aspecifici da non poter essere utili nel controllo dei tumori. In ogni caso, è da sottolineare che il lavoro non è mirato allo studio della tossina dello scorpione Rhopalurus junceus come antitumorale, ma solo alla sua caratterizzazione biochimico-molecolare e funzionale.
Un lavoro molto più recente sul Vidatox® 30 CH è stato pubblicato sulla Revista Médica de Homeopatía che non sembra indicizzata nel data base ISI Thomson (Riverón Garrote et al., 2012, Symptomatology of the sting of the Cuban blue scorpion, Rhopalurus junceus,  Revista Médica de Homeopatía, 5, 7-12). In questo lavoro sono stati effettuati studi clinici su 22 pazienti a cui è stata somministrata la tossina del Rhopalurus junceus sia tal quale che in forma omeopatica. In entrambi i casi sono stati riscontrati sintomi di avvelenamento, anche se nel secondo in forma più lieve a causa della natura omeopatica del farmaco. In ogni caso, anche questo studio più recente, non rivela nulla in merito alle capacità anti tumorali del Vidatox® 30 CH.
Allo stato attuale, non ci sono studi scientifici in merito a capacità antitumorali della tossina dello scorpione Rhopalurus junceus usata nel Vidatox® 30 CH, ma solo studi di caratterizzazione e sintomatologici.

Nessun commento:

Posta un commento