In merito all’unico
studio presente nella letteratura scientifica sulla tossina del Rhopalurus junceus (http://www.scetticamente.it/images/doc/toxicon.pdf), il Prof. Pellegrino
Conte riporta la sua analisi.
Una delle notizie più controverse degli ultimi tempi è quella
che riguarda il Vidatox® 30 CH. Si tratta di un farmaco omeopatico
derivato dal veleno di uno scorpione endemico cubano conosciuto come Rhopalurus junceus e prodotto dalla
Labiofam (http://www.labiofam.cu/en/productos/vidatox-30ch.html). Si ritiene che questo farmaco sia
efficace contro i tumori. A voler essere onesti, sul sito della Labiofam si
riporta testualmente: “It is a
potentially non-toxic product that is taken orally. Its use does not
exclude or limits other conventional measures of the oncological treatment; its
simultaneous use can indeed have a
synergic or potentiator effect on the anti tumoral activity. The
application of Vidatox® 30 CH in patients suffering from cancer in
different organs and phases has: improved the quality of life, improved
symptoms, relived pain, prolonged survival”. In altre parole, la casa farmaceutica non afferma che il
Vidatox® 30 CH debba essere usato al posto dei farmaci efficaci
contro la lotta ai tumori, ma ne suggerisce l’uso durante l’applicazione dei
protocolli tradizionali di lotta ai tumori, basandosi su un presunto effetto
positivo di tipo psicologico: i pazienti soffrono meno degli effetti
collaterali dell’uso dei farmaci antitumorali o dei sintomi tumorali se sanno
che assumono un farmaco che ha presunti effetti placebo.
Da dove nasce, quindi, la controversia relativa all’uso del
Vidatox® 30 CH? Nasce dal fatto che l’uso del world wide web da
parte di persone poco preparate scientificamente e sempre pronte a seguire
correnti pseudo scientifiche (se non addirittura a-scientifiche) di tipo new
age, ha considerato il Vidatox® 30 CH come il farmaco per eccellenza
nella cura dei tumori. Non si tiene conto che esistono moltissime forme
tumorali, tutte differenti tra di loro, non tutte trattabili e comunque non
tutte curabili con gli stessi protocolli clinici. Dal momento che “vox populi,
vox dei”, in Italia, si è addirittura arrivati a
proporre delle audizioni al Senato della Repubblica per valutare la possibilità di
applicare il Vidatox® 30 CH come cura alternativa ai protocolli
clinici tradizionali di efficacia sperimentalmente riconosciuta (http://www.scetticamente.it/ e http://rosacontino.blogspot.it/).
Tra le altre cose, la perorazione in Senato del Vidatox® 30 CH si è basata su uno studio pubblicato su Toxicon, una rivista di tossicologia e
farmacologia con un Impact Factor nel 2011 di 2.508. In questo lavoro è stata
semplicemente riportata una caratterizzazione biochimica, molecolare e
funzionale del veleno dello scorpione Rhopalurus
junceus (García-Gómez et al., 2011, Biochemical and molecular
characterization of the venom from the Cuban scorpion Rhopalurus junceus, Toxicon, 58, 18–27). In particolare, si è
evidenziato che la tossina dello scorpione altro non è che una miscela
complessa di più di 50 differenti componenti di cui la più abbondante è
relativa a un peptide di peso molecolare 8099 unità di massa atomica (uma) con
effetti mortali sui grilli nel giro di 12 ore. Le altre componenti, presenti in
quantità inferiori, non hanno mostrato effetti o, comunque, hanno evidenziato
solo una sintomatologia scomparsa dopo poche ore dall’iniezione nei grilli
domestici (quantità iniettate di ogni componente pari a 20 ug). Sull’uomo si è
riscontrato solo un effetto anestetizzante scomparso dopo poche ore (nel lavoro
è descritto che uno degli autori è stato punto dallo scorpione, ma non ha avuto
effetti deleteri). Lo stesso studio ha mostrato che a livello metabolico, la
tossina del Rhopalurus junceus ha
effetti sui canali del sodio (I), sulle correnti di potassio (I), mostrando,
inoltre, anche attività antimicrobica e fosfolipasica. Tutti questi effetti
sono così aspecifici da non poter essere utili nel controllo dei tumori. In
ogni caso, è da sottolineare che il lavoro non è mirato allo studio della
tossina dello scorpione Rhopalurus
junceus come antitumorale, ma solo alla sua caratterizzazione
biochimico-molecolare e funzionale.
Un lavoro molto più recente sul Vidatox® 30 CH è
stato pubblicato sulla Revista Médica de Homeopatía che non sembra indicizzata
nel data base ISI Thomson (Riverón Garrote et al., 2012,
Symptomatology of the sting of the
Cuban blue scorpion, Rhopalurus junceus,
Revista Médica de Homeopatía, 5, 7-12). In questo lavoro sono stati effettuati studi clinici su 22 pazienti a cui è stata somministrata la tossina
del Rhopalurus junceus sia tal quale
che in forma omeopatica. In entrambi i casi sono stati riscontrati sintomi di
avvelenamento, anche se nel secondo in forma più lieve a causa della natura omeopatica
del farmaco. In ogni caso, anche questo studio più recente, non rivela nulla in
merito alle capacità anti tumorali del Vidatox® 30 CH.
Allo stato attuale, non ci sono studi scientifici in merito a
capacità antitumorali della tossina dello scorpione Rhopalurus junceus usata nel Vidatox® 30 CH, ma solo
studi di caratterizzazione e sintomatologici.
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